Premesso che fare turismo è ormai considerato un bisogno primario e che sarà tra i primi desideri quando ci si riapproprierà di quella libertà che la quarantena per Covid19 ha imposto a tutto il mondo.
Possiamo ipotizzare che la ripresa turistica sarà molto lenta ed a tappe.
Fase 1: il covid19 non è stato ancora sconfitto del tutto con un vaccino ma la vita torna alla “normalità” lentamente e con tante precauzioni (si mantiene la distanza sociale, si indossano guanti e mascherine, etc. in generale si tiene alta la guardia).
In questa fase le strutture alberghiere riaprono le porte e sono pronte a “riabbracciare” i propri ospiti ma seguendo le Linee guida emessa dall’OMS.
I viaggiatori seppur non vogliono rinunciare a piccoli momenti di relax devono fare i conti con le proprie resistenze psicologiche (paura di entrare in contatto con persone contagiose) che incideranno sulle decisioni: dove andare e dove alloggiare.
La scelta potrebbe orientarsi su località naturalistiche, piccoli borghi ed attività open air.
In generale si riscontrerà meno gente in viaggio, spostamenti vicini (raggiungibili in auto), più viaggiatori fuori stagione,
La scelta della tipologia di struttura ricettiva potrebbe orientarsi sugli Hotel (che potrebbero trasmettere maggiori garanzie su igiene/sanificazione dei locali) oppure su case vacanze (che garantiscono “solitudine” ovvero zero contatti con altri ospiti, “in vacanza come a casa”).
Bed&Breakfast ed Affittacamere potrebbero vedere le proprie strutture meno richieste rispetto ai competitors del territorio. Quali soluzioni potrebbero prendere? (approfondimento attualmente non disponibile)
Fase 2: il vaccino
Gli operatori turistici dovranno fare i conti con una domanda turistica fortemente segnata sia dal punto di vista della sicurezza sia dal punto di vista economico.
Lo scenario possibile potrebbe essere il seguente:
- Desiderio di fare vacanza. La lunga quarantena in casa scatenerà un forte bisogno di uscire e di andare in vacanza;
- Minore propensione alla spesa. L’impatto economico del virus sull’economia è decisamente impattante e ciò comporterà minore capacità di spesa e più razionalizzata;
- Riduzione della durata delle vacanze. La permanenza in viaggio sarà condizionata non solo dalla crisi economica ma anche dai giorni di ferie che i lavoratori potranno effettivamente spendere, considerando che molti sono stati obbligati durante la quarantena a restare a casa usufruendo di permessi e ferie.
CONCLUSIONI
Il turismo negli anni ha vissuto diverse crisi come quella dell’11 settembre, della SARS e di quelle provocate dagli attentati terroristici. Il comparto turistico ha sempre subito dure ripercussioni ma si è sempre ripreso sconfiggendo ogni grande crisi. Prevedere oggi degli scenari futuri è quasi impossibile considerando che la variabile che determinerà la ripresa economica e turistica è una componente non controllabile: il tempo (il tempo di uscire dalla quarantena, il tempo di trovare il vaccino, il tempo di tornare alla normalità!)